Tai Chi: Energia dalle radici

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Radicarsi significa esercitarsi nell'acquisire, innanzi tutto, la capacità di "reggersi costantemente sulle proprie gambe" (in senso sia metaforico che reale); poi significa trovare il modo di "legarsi" al suolo riuscendo a trarne stabilità, sicurezza, energia.
Bisogna rilassarsi mentalmente e rilasciare dai tessuti ogni tensione impropria, assumendo nel contempo una forma strutturata e una postura stabile e allineata. Pian piano si diventa capaci di far “affondare” il corpo fino a legarsi con la terra attraverso virtuali ma non per questo illusorie radici. Il sentirsi radicati aumenta infatti il senso di equilibrio e la stabilità (anche interiore) e incrementa notevolmente l'energia vitale.
La Terra esercita su di noi una potente forza attrattiva: forza gravitazionale.
Non possiamo opporci ad essa però possiamo trovare il modo di utilizzarla, innanzi tutto non contrastandola. Esiste comunque un'altra forza, che spinge il nostro corpo verso l'alto in modo uguale e contrario alla forza di gravità: "reazione vincolare".
Quando la forza di gravità, così come qualunque altra forza viene esercitata su di noi, essa può essere fatta scorrere lungo il corpo, rilassando, allineando e connettendo elasticamente ogni parte della nostra struttura.
Se coltiviamo la nostra sensibilità propriocettiva fino a percepire l’istante in cui quest'energia si scarica a terra, possiamo acquisire la capacità di farla “rimbalzare” verso l’alto, conducendola fino alle nostre estremità o a qualunque altro punto di emissione.
La capacità di muovere l'energia non è solo un'abilità puramente meccanica. Come in tutti gli aspetti del Tai Chi, la mente svolge un ruolo cruciale. Senza la capacità della mente di focalizzarsi su un singolo punto, la forza si disperde. È necessario integrare corpo, mente e spirito in un'unità.
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